lunedì 29 gennaio 2018

Alle volte un pugno è meglio di una carezza

Eccoci a raccontare un altra serata e un altro titolo con gli amici di sempre IzioMan e Ladycaffeina. 
Per la serata i nostri commensali han portato uno dei loro titoli che cambia un po' il nostro orizzonte di tipologie di giochi che apparecchiamo di solito.
Il buon vecchio IzioMan aveva trovato una mega offerta compensiva di espansioni e non ha resistito, come dargli torto.
Tutta la cena ci ha caricato illustrando tutte le peculiarità del gioco, dalla semplicità alle botte che si possono dare e prendere.

Insomma non attendevamo altro che mettere a nanna i pupi e vederlo apparecchiato.

Blood Rage

Gioco di Eric Lang, edito in Italia da Asterion, dalla durata contenuta di un ora e poco più in 4. La partita dura 3 ere in cui bisogna cercare di ottenere più punti possibili per essere la razza migliore.Ogni giocatore come si poteva intuire impersona una razza con le relative miniature e plancia.In ogni era si esegue una fase iniziale di draft delle carte e quando tutti ne hanno 7 si comincia con la baraonda.
Un giocatore nel suo turno, in base ai suoi punti furore, può giocare una carta che migliora le capacità del proprio condottiero, della propria nave, dei propri guerriri oppure acquisire una divinità (con la sua fighissima miniatura e le abilità speciali).
Ogni volta che una miniatura entra in un territorio può anche provare a saccheggiarlo, dando vita ad una rissa reale tra tutte le miniature che sono presenti in quella landa. Ma come si sancisce il vincitore di questo scontro? Si vede chi ha il punteggio forza maggiore sommando i punti di ogni miniatura più una carta che viene giocata coperta simultaneamente.
Chi vince resta, mentre chi perde va nel Valhalla.
Alla fine dell'era si contano i punti dati dal ragnarok e risorgono tutte le miniature finite nel Valhalla.Il gioco ci è piaciuto sin da subito perchè è molto semplice e immediato. Il colpo d'occhio dato dalle miniature aumenta la voglia di giocarlo.Inoltre data la facilità lo si può giocare proprio con chiunque dopo poche e semplici regole spiegate. Il giovedì successivo ci siamo subito organizzati per rigiocarlo con Deggy e TripleA, quest'ultimo purtroppo non è potuto essere della serata, così io e IzioMan abbiamo dovuto subire una mega sconfitta da parte di Deggy che ci ha strapazzato senza manco farci rialzare da terra.



domenica 28 gennaio 2018

Ueeeee....sm

Essen è passata.... Lucca è passata...
Ma noi abbiamo ancora la scimmia del gioco e non riusciamo a farla assopire, quindi tutte le sere si gioca a qualcosa, vecchio nuovo, lungo o corto che sia. 
E la scimmia? 
E' sempre li è non vuole smettere di gridare: "Gioca! Gioca! Gioca!"
Così al martedì mi arriva un messaggio da Fabio (Giochi & Giocatori) dicendo: "Perchè non fate un salto all'Uesm questo sabato? Fanno Essen a Milano. I vari soci portano i loro giochi, spiegandoli a tutti.
La scimmia inizia a ballare e LadyCubetto la stuzzica e la incalza (grazie, non si può vivere senza di te, non la scimmia ovviamente!), così mi attacco alla rubrica telefonica. 
Deggy risponde all'appello e sabato mattina alle 10 partiamo!
Caffè di rito in autogrill e via verso Famagosta.
Arrivati in metro, troviamo Fabio ad aspettarci e nel giro di 30 minuti siamo dentro.
Con nostra grande sorpresa lo stabile è immenso, da genovesi non ci siamo abituati. Bar interno, cinque sale, un salone gigante e ovviamente un bel pò di giochi da poter prendere a prestito e apparecchiarli.
Il salone è gremito, ma non per i nostri giochi, bensì per un torneo di Majong internazionale. Ammetto che è stato molto affascinante vederli giocare.
Ma torniamo a noi, nella prima sala troviamo tre tavoloni apparecchiati: Noria, Merlin, Photosintesys, Azul, Wendake (addirittura con Danilo Sabia che lo spiegava) e altri. Troviamo libero il gioco delle piccole mattonelle portoghesi e ci siamo accomodati.

Azul

Gioco astratto basato sulle decorazioni portoghesi.
Dal centro del tavolo si può prendere un piattino contenente 4 mattonelle e tenerne un solo colore indipendentemente dal loro numero e piazzarlo sulla propria plancia. Oppure pescare un colore direttamente dagli scarti. Quando il centro del tavolo è vuoto si piazzano una mattonella dalle proprie cinque file e si contano i punti di quel round.
Finiti i round si esegue l'ultimo conteggio e si vede chi ha vinto.


Divertiti dal filler a base di Azulejos ci siamo presi un caffè per staccare un attimo dalla calca che si stava già formando, ma sopratutto perchè il tavolo di Noria era occupato. Al nostro ritorno il tavolo non era ancora libero e abbiamo ripiegato su un altra piacevole novità.

Photosyntesis

Gioco che abbiamo provato a luglio alla CON genovese e che abbiamo acquistato allo stand della Oliphante a Lucca.
Al tavolo eravamo in 4, io, Deggy e due autoctoni. Partita bella e tirata fino alla fine, il gioco continua ad essere spettacolare.

Finita la partita il tavolo di Noria era ancora occupato!??!?! Incredibile!!!!
Così vista l'ora e la quantità enorme di persone presenti abbiamo cambiato tattica di approccio.

L'idea è diventata: "al primo tavolo libero ci sediamo, tanto cadiamo comunque in piedi".
E così è stato, vicino a dove eravamo seduti prima si è liberata un altra novità di Essen.

Calimala
Gioco semi leggero in cui bisogna piazzare i propri segnalini su una griglia (tipo il vecchio gioco della Tela) in modo da ottenere i benefici delle posizioni adiacenti. Questo permette di effettuare varie azioni per poter piazzare le proprie risorse negli spazi del tabellone e ottenere punti vittoria ad ogni obiettivo che viene sbloccato.
La partita si conclude quando tutti gli obiettivi sono conteggiati oppure un giocatore piazza tutti i propri segnalini più quelle neutrali che ha a disposizione.


Ogni giocatore ha un proprio molo e dei magazzini per stoccare le risorse che si riescono ad ottenere e delle barche per poter commerciare. Inoltre ognuno ha in dotazione dei segnalini del proprio colore per effettuare le azioni e altri per segnare sul tabellone i propri possedimenti.
Come detto al centro del tavolo si piazza il tabellone rappresentante le zone commerciali di terra e mare ed i palazzi che vengono costruiti grazie alle risorse piazzate durante la partita da ogni giocatore.

Ad ogni turno le azioni che si possono effettuare sono molte ed è strategico piazzare il proprio segnalino in modo da attivare un obiettivo solo quando si è sicuro di avere la maggioranza nella possedimento raffigurato sull'obiettivo.

Finita la partita, vinta tanto per cambiare da Deggy si era fatta una certa quindi siamo ripartiti verso Zena, con tanto di nebbione (per noi immagino vista le velocità delle altre automobili in autostrada) fino a Serravalle.
Alla sera Deggy è venuto a cena da noi e abbiamo ancora giocato perchè quando si ha voglia, si ha voglia!

Così abbiamo concluso la serata con un grande classico che a lui piace molto: Splendor.