venerdì 10 febbraio 2017

Chi riuscirà a salvarsi dall'estinzione?

Natale è passato e ai nostri cubetti più di un gioco è arrivato. Visto che il piccolo cubetto è un patito di Dinosauri, il buon Babbo Natale gli ha portato un fantastico gioco a tema. Ovviamente è impazzito vedendo le miniature, e chi può dargli torto sono bellissime!

Dino Race

Gioco del 2014 di Roberto Grasso, edito da Ares Games e distribuito in terra nostrana da Devir Italia. Per 2, ma fino anche a 4 giocatori, dalla durata contenuta di una ventina di minuti.
Le regole? Ecco, le ho lette per poter giocare con i cubetti, ma in verità quelle che racconterò non sono quelle ufficiali ma quelle inventate dal cubetto. 
Perché questo è uno dei lati positivi del gioco.

Lasciargli la fantasia di creare un loro gioco senza imbrigliarli troppo con le regole (anche se sono sicuramente utili e soprattutto pensate e testate dall'autore). Ovviamente in questo processo non bisogna lasciarli andar fuori dal seminato, cioè se il titolo è una corsa non bisogna giocare ad una guerra con morti e feriti, ma lasciargli mettere particolari e regolette che lo rendono più alla loro portata.
Nel nostro caso bisogna:
Creare un percorso con i 12 esagoni che rappresentano i quattro tipi di terreno possibili. 
Piazzare i propri due dinosauri, diversi per colore (rosso, giallo, verde, blu) e tipologia (T-Rex, Triceratopi, Parasaurolofi e Brontosauri). 
Usare le carte per poter spostare i piccoli dinosauri lungo il percorso. 

Nella scatola esistono anche delle carte speciali, ma tra i sei tipi disponibili noi usiamo solo i jolly. Questo perché giochiamo a carte scoperte, rendendone alcune totalmente inutili.
Altra leggera differenza è l'uso dell'uovo. Per noi non va portato da nessuna parte, ma è l'obiettivo da raggiungere a fine percorso con tutti e due gli esemplari. Quindi viene piazzato sull'ultima tessera!
Come nel gioco inventato da Grasso usiamo il dado a fine di ogni turno per poter pescare carte aggiuntive, con il risultato che se un nostro personaggio si trova su una tessera uguale a quella rappresentata dal tiro del dado si riceve una carta. Oppure si può far eruttare il vulcano e far muovere la lava, cosa enormemente scenica per i cubetti che vedono i dinosauri che devono scappare a gambe levate.
Quindi in ogni turno un giocatore, pesca una carta, usa una o più di quelle che ha in mano per spostare le miniature ed infine tira il dado.
Vince chi per primo arriva a prendere l'uovo con tutte e due i dinosauri.

Il gioco è piacevole da vedere, le miniature sono ben realizzate e fanno ammattire qualunque bambino. Per ora giochiamo con queste regole, ma man mano che i cubetti crescono inseriamo sempre più regole ufficiali. Perché è giusto lasciarli divagare, ma se le regole ci sono è giusto seguirle. 
La piccolina non riesce a giocarci secondo le regole sopra descritte, ma è anche giusto così, sulla scatola c'è scritto 6+ e lei ne ha solo 2 e mezzo. Ma pian piano arriverà anche lei e comunque l'importante è divertirsi con i piccoli cubetti.





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