lunedì 30 ottobre 2017

Prendiamo il treno o la nave?

Mercoledì, serata di coppa si diceva una volta, ma la squadra del cuore purtroppo ormai è un po' che non ne fa parte... speriamo nell'anno prossimo si dice sempre.
Ma le nostre serata son comunque un divertimento perchè noi siamo gamer e una o più partite a dei bei titoli vale molto di più!
Dopo aver messo a nanna i cubetti ecco che arrivano puntuali come degli orologi svizzeri Deggy e TripleA.
Avevamo pensato ad un titolo, ma imprevisti casalinghi non me lo hanno fatto ripassare e in più LadyCubetto non era al massimo delle sue forze, quindi abbiamo virato su un titolo leggero, ma colladutissimo per noi e successivamente ad una new entry per i due ospiti.
Quindi abbiamo apparecchiato un gioco a cui presto speriamo di aggiungere l'espansione che prenderemo a Lucca.

Splendor

Gioco edito da Asterion del 2014, di Marc Andrè, da due a quattro giocatori, dalla durata contenuta ma piena di strategia.
Lo scopo è ottenere 15 punti prestigio in modo da chiudere la partita. 
Sul tavolo vengono piazzate 12 carte gemme, di vario costo e punteggio.
Ad ogni turno un giocatore può eseguire una sola tra le seguenit azioni:
- prendere tre gemme di colore diverso; 
prendere due gemme dello stesso tipo (se ce ne sono nella riserva almeno 4 di quel colore);
- prenotare una carta e ottenere una gemma jolly;
- mettere in tavola una gemma pagandone il relativo costo.
Inoltre una volta per turno si deve ricevere la visita di un nobile se si è riusciti a comporre la combinazione di gemme richieste.

Nella serata abbiamo fatto due partite e il gioco ha riscosso il dovuto successo. E' piaciuto sia TripleA a che a Deggy
Quest'ultimo è entrato perfettamente nel meccanismo del gioco e, mentre io e LadyCubetto arrancavamo accumulando carte che non davano punti prestigio, lui si è concentrato ad acquistare solamente carte significative e ha vinto alla grande. 
Nella seconda ci ha pure ridicolizzato cambiando strategia. Che vi devo dire, avrà Splendor nel sangue. Bravo Deggy!
Salutata la signora che è andata a riposarsi, abbiamo intavolato un titolo leggero, ma che fa sempre la sua porca figura.

Ticket to Ride Vagoni e Velieri


Gioco del 2016, edito da Asmodee/Asterion, del filone Ticket to Ride, ma dove han deciso di aggiungere anche i velieri e i porti oltre agli immancabili trenini.

Ogni giocatore ha un tot di obiettivi iniziali da completare, piazzando sul tabellone i propri trenini o velieri. 
Le differenze dal base sono:
- all'inizio della partita, dopo aver scelto gli obiettivi si devono quantificare il numero di vagoni e velieri con cui iniziare e, nel caso le proprie strategie andassero a rotoli e, quindi mancassero gli uni o gli altri, spendendo punti acquisiti è possibile  scambiare treni per navi e viceversa;
- hanno aggiunto la possibilità di creare porti nelle città di mare presenti sugli obiettivi per ottenere punti finali aggiuntivi.

A pensarci bene è stata una serata Asmodee visto che tutti e due i titoli li stampano loro, quindi un plauso anche a loro per i titoli che vendono.
L'ultimo titolo della serata, sempre molto bello, è rimasto un po' confusionario per i presenti, perchè alla fine per poter piazzare i propri trenini o velieri sulle proprie tratte è stato necessario pescare e pescare e pescare
e l'ho detto pescare ancora? 
Insomma alla fine tutti avevano migliaia di carte in mano, ma mancando sempre proprio quella nave o treno necessari per concludere l'agoniata tratta.
Ma rimane pur sempre un gran bel gioco e ne sono rimasti contenti.
Direi che ormai ci siamo, possiamo passare ad un bel titolo più cinghialoso!

martedì 24 ottobre 2017

Una serata a fumetti

Serata particolare, la scuola materna (e guai a dire Asilo perchè la piccolina si incazza come una bestia vista la sua veneranda età di ben 3 anni e mezzo!) è cominciata e la stanchezza si inizia a sentire sui piccoli cubetti che vanno a dormire un po' prima del solito, molto bene!
Disquisendo su cosa poter giocare, ci siamo ritrovati ad ammirare la collezione e notare che un titolo era li che ci aspettava ormai da troppo tempo.
Così ci siamo tirati su le maniche e lo abbiamo intavolato (ovviamente avevo già studiato il regolamento altrimenti l'avremmo lasciato li eheh). 
Una volta apparecchiato questo titolo della Bonelli, no scherzo il gioco non è loro ma il titolo, l'ambientazione e i personaggi si.

Zagor

Gioco del 2017, di Luigi Ferrini e Daniele Ursini, edito da Ludo Ergo Editions.
Lo scopo del gioco è portare sano e salvo il battello Athena attraverso il fiume Tallapoosa fino al Forte, evitando le varie insidie presenti sia sulla terra che sull'acqua.
Ogni giocatore può impersonare uno dei 4 marinai a cui si aggiungono gli eroi del famoso fumetto: Zagor e il suo amico Cico.
Il motore del gioco è formato dai dadi associati ai giocatori reali più quelli dei due personaggi fumettosi. 

Ad ogni turno vengono lanciati tutti i dadi e ogni giocatore in senso orario ne prende uno per effetuare un'azione o per il proprio personaggio o utilizzando Zagor o Cico, finchè non vengono esauriti tutti. A questo punto si muove il battello sul fiume.
Durante la partita vengono rivelati degli eventi e avvengono degli incontri che rallentano il viaggio e potrebbero far fallire la missione.
Per questo motivo i giocatori collaboreranno coesi per raggiungere il Forte, eliminando tutte le insidie che si presenteranno, ma ognuno di essi sceglierà attentamente quale insidia eliminare rispetto ad un'altra perchè ognuna di queste ha un punteggio diverso e alla fine della partita chi avrà ottenuto più punti sarà il vincitore.

Abbiamo giocato questo titolo diverse volte per poter capire che all'inizio bisogna far gli amiconi sul tabellone altrimenti non saremmo arrivati in fondo con la nave sani e salvi, ben sapendo che alla fine solo uno avrebbe avuto la meglio.
Infatti nelle prime partite tutti abbiamo bellamente dimenticato che se la barca affonda tutti perdiamo, come è successo. Oppure evitando di uccidere tutti gli scimmioni prima che questi arrivino al loro accampamento. 
Ma alla fine abbiamo capito che è un semi collaborativo e che facendo ognuno la sua parte si arriva in fondo. 
Il gioco ci è piaciuto moltissimo, soprattutto perchè le meccaniche e le sensazioni che lascia sono diverse dagli altri titoli che abbiamo. Il chè porta a ringraziare LadyCubetto che lo ha voluto fortemente.
La possibilità di usare Zagor e Cico (personaggi neutri) è una bella novità e la collaborazione tra i giocatori è molto sentita.
Infine da questo gioco abbiamo capito che bisogna assolutamente pensare la mossa prima che arrivi il proprio turno, altrimenti diventa noiosamente troppo lungo.
Cercatelo su playbazar perchè potrebbe essere una bella sorpresa.

lunedì 16 ottobre 2017

Serata light... siamo a dieta

Come da titolo, serata light sotto tutti i punti di vista, tranne sulla quantità di titoli giocati.
Cena con gli amici IzioMan e LadyCaffeina a base di riso basmati, verdure grigliate, crema di avocado e ceci, ma con l'aggiunta di pollo al latte di cocco. 
Per concludere: frutta a volontà.
Anche la fase nanna dei piccoli cubetti è molto più ridotta del solito, infatti alle 20.30 dormivano già. 
Spettacolo! 
Dopo aver sbrigato tavola, LadyCubetto si illumina: "E se mentre aspettiamo Deggy e TripleA facessimo almeno Febbraio di Pandemic Legacy?"
Che donna che ho sposato (tra parentesì il primo ottobre abbiamo festeggiato 6 anni, almeno altri 100 insieme come i primi sei!).
Intavolato, leggiamo il briefing della missione e partiamo.
I personaggi per nostra fortuna sono ancora quelli del mese di gennaio: @lby Strot, Chiara Gione, Phil Ephond e Emily Noether a cui aggiungiamo anche Teena Svel.
La partita dura esattamente un ora secca, giusto per far ammirare agli ultimi arrivati che riusciamo nell'impresa di curare le malattie vincendo la partita.
Giro di convenevoli, patatine e caffè ed intavoliamo uno dei titoli proposti durante le chiaccherate in chat.

7 Wonder

Fratello maggiore della versione da due (raccontata qui), ideato sempre da Antoine Bauza nel 2010, ha vinto l'illustre International Gamers Award 2011. Gioco da 2 a 7 giocatori dalla durata contenuta di 60 minuti.
La meccanica del gioco è basata sul draft delle carte. 
La partita si articola su 3 ere temporali (i tre mazzi) ed in ognuna di queste, ogni giocatore ha 7 carte in mano. 
In ogni turno ne sceglie una e passa le altre alla sua destra o sinistra in base all'era corrente.
Con la carta scelta è possibile:
- metterla in gioco davanti a se, pagandone il relativo costo;
- venderla per ottenere monete;
- utilizzarla per costruire un piano della propria meraviglia.

Alla fine di ogni era si controlla la forza militare tra i giocatori adiacenti e si assegnano punti vittoria e, alla fine della terza era, si conteggiano i punti totali ottenuti dalle carte, monete e meraviglie di ognuno. 
Chi ne ha di più vince. 

Il gioco in 6 da il suo meglio, è sempre bello intavolarlo e piace sia ai vecchi che ai nuovi. Deggy si è trovato così bene al punto da vincere a mani basse, mentre TripleA ha apprezzato moltissimo la meccanica del draft, ma lui è un vero pragmatico e non vuole sottostare alle carte che gli arrivano, vuole costruirsi il gioco solo con le sue mani, quindi gli ha dato un 8-.
Conclusa la partita ci accorgiamo che erano solo le 23. Concordiamo tutti che ci stava benissimo un altro giochino light, come la serata. 
Ammirati i titoli da 6 presenti sugli scaffali, decidiamo di apparecchiare un titolo che, bestemmia, stava prendendo polvere.

Dixit

Gioco del 2008, da 2 a 6 giocatori, di Jean-Louis Roubira, illustrato splendidamente da Marie Cardouat e vincitore del "Spiel des Jahres" nel 2010.
Ogni giocatore comincia con 6 carte in mano e in ogni turno quello attivo ne sceglie una segretamente e pronuncia una frase o una parola come indizio relativo alla carta scelta. 
Gli altri giocatori ne scelgono una  tra quelle che hanno in mano e la consegnano al "narratore" di turno. 
Dopo averle mischiate le piazza al centro del tavolo in modo che gli avversari possano cercare di indovinare la sua carta. 
Se tutti indovinano oppure sbagliano prendono 2 punti, altrimenti il "narratore" e chi ha l'ha identificata prendono 3 punti, inoltre il proprietario di ogni carta erroneamente scelta prende un punto aggiuntivo.
Alla fine del mazzo di carte chi avrà ottenuto più punti vince la partita.

Dopo il classico imbarazzo sulla frase o parola da trovare al proprio turno, la squadra di giocatori ha preso il giusto ritmo e la battaglia è diventata molto serrata, purtroppo Deggy non è riuscito a fare la doppietta lasciando vincere meritatamente LadyCaffeina. 
Gioco sempre bello quando si più di 4 al tavolo, leggero ma divertente, soprattutto per una compagnia a cui piace buttarsi senza vergogna e timidezza.