venerdì 29 settembre 2017

Castle of Burgundy: grande o piccolo?


Eccoci! Dopo un weekend di parenti, amici e giri vari...
Ci voleva un gioco che conoscevamo tutti e dalle tempistiche non troppo lunghe.
La scelta ricade su uno dei nostri giochi preferiti, ovviamente del buon vecchio e altrettanto nostro preferito Feld,

The Castle of Burgundy


Gioco che, anche se in 4, in un'oretta (o due se i bimbi fanno qualche incubo) si riesce a concludere.

Mi fa ridere scrivere di un gioco che è nella classifica di boardgamegeek da anni, attualmente all'undicesimo posto, di cui hanno parlato tutti e ne hanno pure fatto la versione di carte, che ovviamente abbiamo acquistato e di cui oggi parleremo.

Ma iniziamo dal principio, cioè dal fratello maggiore!


Gioco della casa editrice Ravensburger del 2011 da 2 a 4 giocatori, di Stefan Feld e tra poco anche localizzato, con una serie di mini espansioni uscite nel tempo per allungargli la vita, ma di cui obiettivamente non se ne sente il bisogno (ndr: le abbiamo ovviamente prese).

Ogni giocatore ha una sua plancia su cui costruire la sua città di Burgundy e i due dadi del proprio colore. 

I dadi! Ecco: il fatto che il valore dei dadi influisca sull'andamento del gioco, può far storcere il naso a molti hard german, ma con l'aiuto di lavoratori stagionali si possono manipolare i risultati, mitigando l'effetto alea.

Al centro si piazza il tabellone da cui poter prendere i tasselli rappresentati:
  • castelli
  • palazzi
  • barche per commerciare
  • campi per gli animali da allevare
  • bonus per migliorare le proprie azioni durante la partita o punti a fine partita
Come tutti i giochi di Feld, anche qui ad ogni turno si fanno punti, pochi [si fa per dire] o tanti che siano, e si possono innescare combo su combo.

La bellezza del gioco sta nel cercare di chiudere le varie parti della plancia per ottenere punti vittoria (che dipendono sia dalla dimensione della porzione chiusa, sia dal turno che si sta giocando). Oltre a saper vendere le mercanzie, per ottenere argento da usare per comprare altre tessere al mercato nero. [Che per due soldi, al mercato mio padre comprò.]

Ovviamente più si è e più c'è battaglia per prendere le tessere che mancano alla propria città, quindi essere più avanti nell'ordine di gioco aiuta parecchio.


Nella scatola ci sono varie mappe di diversa difficoltà con diverse porzioni di città. Non ne ho una preferita e ancora ad oggi dopo partite su partite non ho una strategia vincente fissa, ma è sempre dipendente da cosa si può prendere sul tabellone principale. Soprattutto in base anche a cosa ti portan via!!! Facendoti cambiar rotta durante il gioco.
Diciamo che il gioco ti perdona sempre, perchè ad ogni turno qualcosa prendi, che siano tessere o che siano lavoratori per modificare l'esito dei dadi. Detto in altre parole, vince chi sbaglia meno.

Quindi alla fin fine Castle of Burgundy o CoB è veramente un giocone con la G maiuscola. Quindi, amando CoB abbiamo acquistato il suo fratellino di carte.

Castle of Burgundy - card game

Dopo averlo lasciato sulla mensola per veramente troppo tempo questa estate abbiamo deciso di portarlo in montagna, soprattutto vista la sua ridicola dimensione.
Ecco la scatola è piccola, ma una volta apparecchiato posso assicurare che il tavolo deve essere molto grande.

Gioco del 2016 edito sempre da Ravensburger, da 1 a 4 giocatori. Come nella versione più grande anche qui bisogna cercare di costruire palazzi e vendere merci.
La partita dura 5 turni e ognuno di questi e composto da 6 sotto turni.
In ognuno di questi vengono piazzati i palazzi costrubili affianco ad una carta raffigurante una delle facce del dado. Ogni concorrente pesca due carte (i propri dadi) e ne sceglie una da giocare.
Lo scopo è ottenere tris di palazzi dello stesso colore in modo da ottenere i bonus di quel turno e punti a fine partita. Alla conclusione si contano i punti e ovviamente chi ne ottiene di più vince.


Che dire il gioco è bello, piccolo da portare, ma un pò scomodo da giocare viste le dimensioni che occupa per poterlo giocare. Ma la domanda principale che ci siamo posti è: serviva una versione di carte? Tutto sommato per quello che ci ha dato in termini di gioco non necessariamente ma Stefanone la trasposto così e noi l'abbiamo comprato... scegliete voi.

domenica 24 settembre 2017

Intervista.... coi cubetti!


Eccoci qui, anzi no non siamo proprio qui sul nostro blog, ma siamo stati ospitati sul sito  di un amico (molto più famoso del nostro), dall'illustrissimo Fabio Pagano.
Conosciuto a Lucca nel 2016, lo frequentiamo via chat oppure a qualche convention. 
Persona molto preparata ludicamente e piacevole per passarci serate giocose e non.

Ci ha voluto fare un regalo intervistandoci sul suo blog.
Ecco il link della chiaccherata: link.

Grazie ancora a Fabio per l'opportunità.

giovedì 21 settembre 2017

Franchi ne abbiamo?

Serata senza cubetti, in campagna dai nonni, e genitori che per una volta vanno nel nido d'amore di LadyCaffeina e IzioMan (e non il contrario).
Siamo partiti dicendo "il titolo della serata deve essere uno già conosciuto!" perché siamo tutti stanchi... 
Risultato? Ovviamente la scelta è caduta su un gioco che non avevamo (io e LadyCubetto) mai provato, ma che volevamo da tempo.

Le Havre

Edizione italiana della Uplay, del famosissimo Uwe, da 2 a 5 giocatori.
Lo scopo del gioco è quello di acquisire risorse, lavorarle, venderle, ottenere edifici, usarli ed infine commerciare attraverso le navi che si possono acquistare.

Il gioco è bello tosto, 20 round se si gioca in 4, 7 turni in ogni round, 1 sola azione a scelta tra le due possibili a turno.
7 turni in 4 vuol dire che ad ogni round c'è un giocatore che effettua solo un turno, anziché due (sfigatosfigatosfigatosfigato). 
La coperta è cortissima, i soldi son sempre pochi e il cibo scarseggia, ciò potrebbe comportare la richiesta di prestiti per sfamare la propria gente a fine round.

Come in Agricola, mi è sembrato che la strategia migliore sia quella di scegliere cosa fare ad inizio turno e perseguire quella strada ad ogni costo, senza farsi distrarre dalle altre azioni disponibili. Altrimenti si rischia di lasciarsi ingolosire da un'azione, che rimane fine a se stessa.
Sicuramente conoscere il gioco aiuta, e non poco, la strategia a lunga distanza.

LadyCubetto direi che è entrata in sintonia con le meccaniche riuscendo a raggiungere gli obiettivi che si era prefissata, IzioMan, (che per la cronaca ha vinto e che conosceva meglio il gioco), si è creato un buon motore per ottenere soldi e cibo, mentre io e LadyCaffeina abbiamo sinceramente arrancato tutta la partita. 
Quindi sicuramente un applauso a loro e un rimandati a settembre a noi.

Alla fine il gioco è un bello spacca cervelli che in una collezione non dovrebbe mancare! Chiedete a Lele di PlayBazar.it!




venerdì 8 settembre 2017

Serata ai primi del 900 in un'Europa dell'Est



Eccoci di nuovo pronti per una nuova serata con Deggy e TripleA.
Anche stavolta i nostri amici non si presentano a mani vuote, TripleA ci porta una delle ultime bottiglie della sua birra nera, ed è proprio nera come la pece, LadyCubetto l'ha definita: "un caffè dolce frizzante". Mentre Deggy,  finita la produzione di canestrelli, ha virato verso nuovi orizzonti: i baci di dama.
Per la cronca ovviamente sono finiti tutti prima che la partita cominciasse.: che dire, quando le cose buone finiscono sempre troppo presto!

Ma veniamo al titolo e allo svolgimento della partita. Dopo una breve intervista per scegliere cosa intavolare, capiamo che gli ingredienti devono essere:
- controllo territorio
- battaglia
- produzione di risorse

Io e LadyCubetto iniziamo il giro di scaffali e armadi e propendiamo per un titolo già rodato e recensito in questo  post.

Scythe

Iniziamo dalla fine, il gioco è piaciuto un sacco ai nostri ospiti, in particolare a TripleA che ha vinto staccandomi di ben 4 punti.

Dopo il proverbiale pippozzo sulle regole, durato 30 minuti abbondanti, (non per colpa della complessità ma per le sbevazzate e gli innumerevoli baci di dama) i nostri giocatori hanno preso dimistichezza con il tabellone, le plance personali e le azioni che  si possono intrapendere. 
Allo scoccare delle 22 iniziamo finalmente la partita:
- Deggy diventa Olga;
- LadyCubetto diventa Gunter;
- MrCubo diventa amabilmente Anna;
- TripleA è l'unico che decide di rimanere maschio fino in fondo, trasformandosi in Bjorn.

Ogni fazione, come da regolamento, ha una sua abilità speciale che è stata sfruttata al meglio sia da LadyCubetto che da TripleA, mentre io e Deggy non ne abbiamo tratto grossi benefici.
Olga e Bjorn, cioè Deggy e TripleA, sono riusciti a guadagnare la stellina per la potenza militare, mentre LadyCubetto ha deciso che per la serata sarei stato il suo giocattolo, il ché alle volte non è male; ma a Scythe è brutto essere preso come agnello sacrificabile, perdendo punti militari e soprattutto precludendomi di arrivare al centro del tabellone per ottenere l'agognata fabbrica. 

Così LadyCubetto ha iniziato a tirar giù stelline su stelline, riuscendo a costruire tutti i Mech, uccidendo me almeno un paio di volte, raggiungendo il suo obiettivo e arruolando tutte le reclute possibili. 
Anche TripleA ha fatto un sacco di cose sul tabellone, ma arrivando alla fine con solo 2 stelline all'attivo, beh chissené tanto ha vinto lo stesso.
Io ho seguito a ruota LadyCubetto piazzando 4 stelline e raggiungendo una buona popolarità, ma come detto appena sopra questo non è bastato.
Infine Deggy ha deciso di fare di tutto un pò, ma in questo gioco non è la strategia corretta, infatti ha ottenuto una sola stellina e due terzi dei punti di TripleA.
Il gioco, come sempre dopo un inizio un po' disorientante, è girato come un orologio e tutti ci siamo divertiti a far prolificare la nostra fazione.
TripleA ha cominciato ad inanellare combo di azioni, cercando ad ogni turno di scatenarne un numero sempre maggiore, mentre  gli altri cercavano di ottenere risorse, costruire gli edifici e ottenere monete utili a fine partita.

Direi che il passaggio da Room25 a Scythe è stato positivo, soprattutto per TripleA che lo ha apprezzato moltissimo (e non credo solo perchè ha vinto) mentre Olga, ah no Deggy, ha preferito il primo.

Comunque abbiamo scelto per la serata un ottimo titolo, quale sarà il prossimo?